Autore Topic: Il caso Lodo Lionetti  (Letto 5361 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline mimmo

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 2059
Re: Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #10 il: Maggio 05, 2009, 00:11:33 am »
Notizia di oggi l'uits ha perso il ricorso al TAR contro Michele Lionetti, ex presidente di Barletta!
Speriamo di vederla pubblicata sul sito ufficiale la notizia.
In questi giorni il consiglio federale delibererà la proroga del commissariamento di Barletta che oramai, rispetto ai canonici 6 mesi, va avanti da tre anni.
Il commissario è di Candela e la maggior parte degli iscritti d'obbligo della sezione di Barletta sono stati spostati su candela.
Ma quando smetterà d'abbuffarsi la sezione di Candela?
Vergogna!
Ciao

Offline mimmo

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 2059
Re: Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #11 il: Maggio 06, 2009, 22:18:47 pm »
La bozza di bilancio in approvazione riporta che l'Uits ha speso più del 6% del contributo Coni in spese legali e d'arbitrato.
Il contributo annuale del Coni è di milioni di Euro.
Gli schiaffi con gli effetti speciali di Lionetti, l'UITS non ha il coraggio di pubblicare come non ha avuto il coraggio di pubblicare la sentenza del tribunale penale del riesame per il Caso Eboli.
L'anti regime ha i suoi canali di libertà per informare tutti.
zio (Daniele) grazie per aver concepito concentrica.
Ciao

Offline mimmo

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 2059
Re:Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #12 il: Maggio 27, 2011, 10:11:03 am »
Ancora una vittoria per Lionetti.
Il tribunale ordinario su citazione del Commissario della sezione di Barletta (membro del Consiglio direttivo d Candela e compare di un Consigliere federale) non è stato riconosciuto idoneo per stare in giudizio in quanto non munito di delibera assembleare dei soci ma di delibera della federazione.
Per il giudice la delibera federale vale zero spaccato.
La questione se non ho inteso male riguarda la citazione che il commissario federale che sta li da ben 4 anni ha fatto a mo di risarcimento danni contro il Lionetti e gli ex componenti el Consiglio direttivo sostenendo che le opere realizzate sono inferiori ai soldi che risultano spesi
Accusa molto grave, ma le cose non stanno proprio così.
Il Lionetti ha gestito un credito sportivo che la federazione ad un certo punto ha bloccato ed il cristiano ha addirittura anticipato soldi suoi personali.
Le opere sono state realizzate in economia ma un CTU dimostrerà sicuramente che il valore delle stesse è superiore al milione di euro (applicando  prezzi delle opere edili).
Questo è solo il primo round perchè adesso sarà il Lionetti e gli ex componenti il consiglio ad attaccare.
Martedi prossimo sarà depositata la sentenza.Che grande soddifazione.
Massima "il commissario può resistere in giudizio ma non proporli".
L'assemblea delle sezioni che godono di autonomia amministrativa e contabile è sovrana.
Ciao
« Ultima modifica: Maggio 27, 2011, 10:17:19 am da mimmo »

Offline mimmo

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 2059
Re:Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #13 il: Luglio 04, 2011, 11:10:00 am »
So che la sentenza sta girando prego qualche amico di buon cuore, compreso il "Mega Daniele", di pubblicarla.
 :) :) :) :)
Ciao
« Ultima modifica: Luglio 04, 2011, 11:21:11 am da mimmo »

Offline VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2034
Re:Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #14 il: Giugno 28, 2012, 10:19:09 am »
La figlia di Michele Lionetti si è qualificata per londra 2012.

E la figlia del nostro consigliere pugliese?

Grande soddisfazione per l'amico Michele ex consigliere Nazionale della FITArco e presidente Commissariato di

Barletta.

Barletta è commissariata da 6 anni da un Commissario di Candela.

Offline pratesi

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 346
Re:Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #15 il: Ottobre 08, 2012, 15:06:08 pm »
Anche questo topic si trascina da 6 anni !
Certo, la legge italiana corre come...una lepre zoppa. Solo la contravvenzione che mi hanno fatto per divieto di sosta devo correre a pagarla se no mi pignorano anche le armi, cartucce e bossoli !
Pratesi

Offline VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2034
Re:Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #16 il: Giugno 06, 2016, 15:56:18 pm »

   
N. 02140/2016 REG.PROV.PRES.

N. 02824/2009 REG.RIC.

logo


REPUBBLICA ITALIANA

Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)


Il Presidente

ha pronunciato il presente



DECRETO


sul ricorso numero di registro generale 2824 del 2009, proposto da:
Unione Italiana Tiro A Segno, rappresentata e difesa dall'avv. Enrico Lubrano, con domicilio eletto presso Studio Legale Lubrano & Associati in Roma, Via Flaminia, 79;


contro

Coni, rappresentato e difeso dall'avv. Alberto Angeletti, con domicilio eletto presso Alberto Angeletti in Roma, Via G Pisanelli, 2; Camera di Conciliazione Arbitrato Per Lo Sport Presso Coni;


nei confronti di

Lionetti Antonio, rappresentato e difeso dall'avv. Gianfranco Tobia, con domicilio eletto presso Gianfranco Tobia in Roma, v.le G. Mazzini, 11; De Luca Tamajo Marcello, La Medica Domenico, Zaccheo Massimo;


per l'annullamento

ann provv 09.02.09 con cui e' stata annullata al sig. lionetti antonio la sanzione disciplinare di anni 2 di sospensione dalla carica di presidente della sezione tiro a segno di barletta - (23 bis)



Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'art. 82, co. 1, cod. proc. amm.;

Considerato che il ricorso risulta depositato il giorno 9 aprile 2009;

Considerato che nel termine e nel modo previsti dal citato art. 82, co. 1, cod. proc. amm. non è stata presentata nuova istanza di fissazione di udienza.



P.Q.M.

Dichiara perento il ricorso indicato in epigrafe.

Spese compensate.

La Segreteria darà comunicazione del presente decreto alle parti costituite. Ai sensi dell'art. 85, co. 3, cod. proc. amm., nel termine di 60 giorni dalla comunicazione ciascuna delle parti costituite può proporre opposizione al Collegio, con atto notificato a tutte le parti.

Così deciso in Roma il giorno 5 maggio 2016.











  Il Presidente
  Giampiero Lo Presti






DEPOSITATO IN SEGRETERIA

Il 26/05/2016

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

Offline VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2034
Re:Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #17 il: Aprile 19, 2023, 05:38:37 am »
E' notizia di questi giorni che il TSN Barletta è stato Commissariato.

Dopo il periodo di commissariamento, durato molti anni, il Commissrio originario di Candela dopo aver messo in croce Michele Lionetti si è trasformato in presidente ma è stato a

sua volta commissariato.

Chi la fa l'aspetti.

Sono proprio curioso di sapere che ne pensa il nostro Ricky ex Nazionale.
« Ultima modifica: Aprile 19, 2023, 05:51:47 am da VENDETTA »

Offline diamante

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2685
Re:Il caso Lodo Lionetti
« Risposta #18 il: Aprile 19, 2023, 11:34:14 am »
E' notizia di questi giorni che il TSN Barletta è stato Commissariato.

Dopo il periodo di commissariamento, durato molti anni, il Commissrio originario di Candela dopo aver messo in croce Michele Lionetti si è trasformato in presidente ma è stato a

sua volta commissariato.

Chi la fa l'aspetti.

Sono proprio curioso di sapere che ne pensa il nostro Ricky ex Nazionale.



Di seguito le note di Lionetti ( Lionetti Santo subito) al Procuratore per le infamanti accuse mossegli dal Commissario Candelese e dai reggenti a quei tempi la federazione poi commissariata:

Gent.
   Procuratore Federale
   
Note illustrative

del sig. Michele Lionetti, residente in Barletta ed elettivamente domiciliato in Roma, viale G. Mazzini n. 11, presso lo studio dell’avv. ...............................
in ordine

all’atto di contestazione di addebito comunicato in data 19 ottobre 2009 dal Procuratore Federale della Unione Italiana Tiro a Segno.
*        *          *
Con atto di contestazione di addebito 15 ottobre 2009, comunicato in data 19 ottobre 2009, il Procuratore Federale della Unione Italiana Tiro a Segno ha contestato al sig. Michele Lionetti la violazione di normative statutarie, regolamentari ed ordinarie che qui di seguito si precisano.

1. L’atto di contestazione di addebito si apre in modo contraddittorio con riferimento a precedente atto di contestazione 6 novembre 2007 al quale è seguita nota difensiva del sig. Lionetti definita oggi “di contenuto generico e sommario”.
Definizione del tutto inutile considerato che alla nota di chiarimenti del Lionetti non ha fatto seguito alcun deferimento. L’attenzione del Procuratore Federale appare dunque ultronea.

2. Precedentemente, in data 1 ottobre 2007, la Procura Federale aveva deferito il Lionetti alla Commissione di Disciplina contestandogli per gli anni 2003, 2004 e 2005 la violazione della normativa sulla tenuta delle scritture contabili, l’omesso parziale versamento delle quote dovute all’UITS nonchè il mancato esercizio del potere-dovere di vigilanza e controllo in ordine ai suddetti fatti.
All’esito del giudizio, la Commissione di Disciplina aveva sospeso il Lionetti dall’attività sportiva e sociale per anni due e la Commissione di Disciplina di Appello in secondo grado confermato tale sospensione.
Tale sanzione disciplinare veniva però ridotta ad un anno dalla Camera di Conciliazione e Arbitrale per lo Sport con lodo 2-4 febbraio 2009.

3. Il Lionetti credeva di avere ormai chiuso la sua vicenda disciplinare presso l’Unione Italiana Tiro a Segno quando, con il presente atto di contestazione di addebito, si lamentano ulteriori violazioni ravvisate nelle Relazioni Commissariali 13 dicembre 2007, 15 gennaio 2008, 16 giugno 2008 (e ci si domanda a questo punto se siano finalmente esaurite o ci si debba aspettare ancora una nuova contestazione).
Al riguardo va sollevata un’eccezione preliminare che sorge spontanea con riferimento alle direttive imposte dal CONI a tutte le Federazioni Sportive Nazionali che prevedono, tra l’altro, che le inchieste della Procura Federale devono chiudersi con il deferimento o l’archiviazione nello stesso anno sportivo in cui si sono chiuse le indagini fatto salvo uno specifico provvedimento autorizzativo che giustifichi lo “sforamento” di tale termine nell’anno sportivo successivo per casi eccezionali.
In assenza di situazioni eccezionali è illegittimo che il Procuratore Federale abbia tenuto in un cassetto le Relazioni commissariali sopracitate (per un periodo oscillante tra i 16 ed i 22 mesi) per poi emettere un atto di contestazione di addebito basato sulle stesse.
Ragioni di certezza, di stabilità del movimento sportivo, di trasparenza, di parità di trattamento delle parti escludono la possibilità di lasciare alla Procura tempi così lunghi per valutare un caso per poi lasciare alla parte indagata il misero termine di dieci giorni per poter replicare su fatti e circostanze oltremodo complessi ed in parte dimenticati visto il decorso del tempo.
L’attuale contestazione di addebito è dunque da considerarsi, in via preliminare, inammissibile.

4. In ordine alle contestazioni oggi formulate il Procuratore Federale precisa che nella Relazione Commissariale 13 dicembre 2007 si afferma che il Lionetti avrebbe apposto firme contraffatte del sig. Pasquale Gorgoglione (Revisore Unico della Sezione) nel Libro del Collegio Sindacale e che, peraltro, il Gorgoglione non avrebbe mai ricoperto la carica di Revisore.
Nel contestare in toto tale rappresentazione nei fatti, si precisa che il sig. Pasquale Gorgoglione è stato regolarmente eletto Revisore della Sezione Tiro a Segno di Barletta ed è rimasto in carica dal 2000 al 2004 e che, scaduta la carica, fu sostituito dal sig. Giovanni Oliveto.
Sulla vicenda delle firme contestate esiste inchiesta della Guardia di Finanza attivata nel giugno 2008 il cui esito necessariamente dovrà attendere la Procura Federale non potendo ipotizzarsi un rinvio a giudizio in sede sportiva su vicenda che di sportivo non ha nessuna caratteristica, trattandosi di questione puramente amministrativa sulla quale il giudizio della Guardia di Finanza appare determinante.

5. In ordine alla contestazione di addebito emessa dalla Relazione Commissariale 15 gennaio 2008 (esistenza di n. 20 attestazioni di frequenza Corso di Tiro sottoscritti in bianco dal Lionetti, numerati dal 125501 al 125520), appare molto semplice replicare.
La versione semplificata dei fatti esposta del Commissario va respinta con fermezza.
Non si tratta infatti di attestazioni di frequenza al Corso di Tiro a Segno emesse “in bianco”.
In primo luogo va precisato che il controllo sul Corso di Tiro a Segno non lo effettua il Presidente della Sezione ma il Direttore di Tiro, che è soggetto diverso e distinto.
La firma del Presidente sull’attestato ha dunque rilevanza esclusivamente formale ed inoltre non si tratta di una certificazione pubblica, con le conseguenze giuridiche che tutto ciò comporta.
Peraltro, le attestazioni non erano sottoscritte “in bianco” giacchè, essendo numerate (dal 125501 al 125520), avevano ognuna un nome e cognome quale riferimento. Rientrava dunque nella disponibilità del Direttore di Tiro (unico soggetto delegato ad effettuare il controllo sulla frequenza al Corso) di far firmare preventivamente al Presidente l’attestato e poi di completarlo con le generalità del partecipante al Corso solo nel caso in cui quest’ultimo abbia effettivamente presenziato al Corso stesso.
Tale comportamento non costituisce e non può costituire violazione di alcuna norma o principio giacchè ci troviamo nella stessa situazione (in via analogica) del Direttore di Banca che firma dieci libretti di risparmio e li consegna al proprio dipendente che li rilascerà (così sottoscritti) al Cliente che effettui un deposito presso quella Banca, inserendo nel libretto il nominativo dello stesso.
Nessuno ha mai pensato di inquisire un Direttore di Banca per tale comportamento, appare davvero singolare la contestazione oggi rivolta al Lionetti.

6. In ordine alla contestazione di addebito maturata nella Relazione Commissarialle 16 giugno 2008 occorre da subito sgombrare il campo da accertamenti erronei effettuati in sede di indagine.
Il Commissario segnala un uso improprio delle risorse economiche della Sezione senza sapere si cosa sta parlando.
Si tratta dei lavori di ampliamento del nuovo poligono.
Afferma in primo luogo il Commissario che i lavori sarebbero stati affidati sena gara di appalto all’Impresa Angelo Raffaele Filaninno.
Tale circostanza non risponde al vero, come attestato dalla documentazione che si deposita in allegato.
In particolare si depositano il Capitolato Speciale di Appalto, la lettera di invito 8 luglio 2000 per la licitazione privata per l’affidamento dei lavori di realizzazione del poligono con allegate le raccomandate trasmesse alle ditte invitate a partecipare alla gara e relative ricevute di ritorno, le offerte presentate dalle varie Imprese, il verbale 23 luglio 2000 di affidamento alla ditta Filaninno, le delibere del Consiglio Direttivo della Sezione di Barletta dell’Unione Italian Tiro a Segno 20 maggio 2000, 2 settembre 2001, 20 febbraio 2002.
Come possano a questo punto essere ritenute attendibili le risultanze delle Relazioni del Commissario non è dato sapere e confidiamo che la rettitudine e la competenza del Procuratore Federale facciano da ostacolo alla inaccettabile denuncia.
Peraltro, varrà la pena ricordare che la documentazione oggi prodotta è stata sempre rifiutata dal Commissario al quale il Lionetti fu costretto ad inviare la raccomandata 13 agosto 2007 con la quale lamentava di non aver potuto effettuare un rituale passaggio delle consegne dopo il commissariamento della Sezione.
Non è inoltre vero il conteggio effettuato dal Commissario in ordine all’andamento economico-finanziario dell’appalto del “poligono”.
Sulle anticipazioni effettuate a titolo personale dal sig. Lionetti in favore della Sezione Tiro a Segno di Barletta varrà la relazione tecnica esaurientemente redatta dal sig. Angelo Sabino Rutigliano, che si allega agli atti, ed alla quale integralmente ci si riporta.
Da tale relazione emerge nel dettaglio il preciso importo anticipato dal Lionetti in favore della Sezione di Barletta dell’Unione Tiro a Segno (Euro 170.033,27).
Per tale anticipazione il Lionetti andrebbe ringraziato e non rinviato a giudizio.
Prima di passare ad un esame della contabilità dell’appalto appare però necessario ricordare che il riferimento effettuato dal Commissario alla dichiarazione rilasciata dal Filaninno (“per i lavori non avrebbe ricevuto alcun compenso, il Lionetti lo avrebbe indotto ad accendere un conto alla Banca 121 di Barletta, il Lionetti avrebbe personalmente gestito gli assegni di detto conto”) appare censurabile in considerazione del fatto che il Filaninno (come da raccomandata 19 dicembre 2007 allegata) ha precisato che tali dichiarazioni gli furono fatte sottoscrivere su foglio prestampato dal Commissario e dal Segretario della Sezione Tiro a Segno di Barletta, senza che lo stesso Filaninno si rendesse conto di cosa stava facendo.
Per tale comportamento il Filaninno ha sporto successivamente querela dinanzi alla Procura della Repubblica di Trani proprio nei confronti del Commissario e del Segretario.
Pensare oggi di poter utilizzare Relazioni di un Commissario Straordinario nei confronti del quale è stata sporta querela di tal genere appare quanto meno pericoloso.
Poichè agli atti della Procura Federale nessun altro tipo di indagine risulta effettuato si confida che il Procuratore Federale vorrà effettuare ulteriori accertamenti prima di attivarsi nuovamente nei confronti del sig. Lionetti. E per tali nuove indagini il Lionetti rimane pienamente disponibile nei confronti di codesta Procura.
Ma ritorniamo alla contabilità dell’appalto dalla quale emerge una volta di più la corretta posizione del Lionetti nei confronti del quale il Commissario sembra voler combattere una personalissima battaglia.
Il Commissario commette un errore di impostazione madornale.
L’importo complessivo dei lavori appaltati non è quello indicato dal Commissario di euro 691.631,79 ma quello inferiore di euro 529.345,15, importo che ricomprende euro 385.000,00 relativi a lavori effettuati dall’Impresa Filaninno ed euro 141.000,00 relativi a prestazioni rese da imprese terze per la completa realizzazione del poligono.
L’importo di euro 162.286,56 anticipato dal Lionetti alla Sezione di Barletta UITS per coprire il debito Filaninno non è somma che va aggiunta all’importo dei lavori giacchè costituisce semplicemente una modalità di pagamento del debito UITS Barletta - Filaninno.
Tutto quanto affermato dal Commissario è dunque clamorosamente smentito dalla corposa documentazione amministrativa che si allega.
Va dunque ribadito che non è vero che l’importo complessivo dei lavori ammonta ad euro 691.631,79 e non è assolutamente vero che vi sia un accertamento difforme della Direzione lavori che avrebbe accertato lavori per euro 375.546,21 e una differenza in danno della Sezione per euro 316.085,58. Peraltro la somma accertata dalla Direzione Lavori coincide in via di massima con quella indicata dal Lionetti.
Nel complesso, dunque, i contenuti delle Relazioni commissariali falsi, diffamatori ed offensivi vengono fermamente respinti.
Il buon senso del Procuratore Federale servirà a riportare la verità sui fatti in contestazione.
Alla luce di quanto premesso, appare lecito attendersi la apertura di una inchiesta a carico del Commissario straordinario sig. Paolo Ippolito e l’archiviazione dell’inchiesta a carico del sig. Michele Lionetti.
Barletta, 28 ottobre 2009
                        Michele Lionetti


« Ultima modifica: Aprile 19, 2023, 11:36:14 am da diamante »