credo che all'Ing. Obrist o chi per lui, non sia chiaro che l'UITS non è tra gli enti da rioganizzare, bensì tra quelli soppressi!
L'unico regolamento che ci si deve aspettare, è quello che trasferisce i compiti della UITS al CONI... se non sarà questo governo ci penserà quello che seguirà , fino ad allora l'UITS non potrà far altro che mandare avanti la baracca per l'ordinaria amministrazione.
Bisogna quindi spiegare ai componenti di questo consiglio direttivo che ciò significa che non possono più continuare sulla strada dell'innovazione normativa, a cui sono particolarmente avvezzi, la mannaia ormai è calata inesorabilmente... l'ente pubblico non esiste più... lo dice una legge dello stato.
Scusate, dimenticavo che a questi signori le leggi non servono... o meglio hanno le loro... si sono lamentati assai quando quello che oggi riconoscono essere il loro organo vigilante, il Ministero della Difesa, gli ha fatto notare, anche tramite interrogazioni parlamentari, che avevano fatto la pipì fuori dal vaso con la faccenda degli statuti TSN... oggi invece, vedono nell'ente vigilante l'ancora di salvezza... alla faccia dell'ipocrisia...
Perchè non chiedono l'aiuto del Ministero degli Interni? Non era con quest'ultimo che su vantava una sinergia di prim'ordine... a me pare che nonostante tale sinergia da quelle parti non viene visto di buon'occhio chi ha il riprovevole vizio di giocare con le armi... anche se, con tutto il rispetto, dovrebbero prima provvedere affinchè il personale armato della polizia impari per primo ad adoperarle correttamente, andando qualche volta in più al poligono...
A questo punto mi auguro che questa agonia duri il meno possibile, questo consiglio direttivo oggi non rappresenta più nessuno, ha dimostrato la proria incapacità gestionale e politica di difendere gli interessi del tiro a segno sportivo.
Per non parlare poi degli atteggiamenti da regime propagandistici spinti al punto da negare l'evidenza su fatti eclatanti e palesi, di vario genere recentemente accaduti.
Infine ha invaso, senza averne titolo, il campo dell'istituzione 'ente pubblico' prerogativa dei singoli TSN, arrogandosi compiti e ruoli non previsti dalla legge.
Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi, forse è veramente ora che se ne vadano a casa e nasca un nuovo movimento dala base, non per 'imposizione divina', che rappresenti degnamente e democraticamente il tiro sportivo.
Se abbiamo 7 carte olimpiche, credo il merito vada ai tiratori che se le sono guadagnate sul campo, per questo direttivo non di certo un obiettivo meritato ma quantomeno dovuto, visto che solo nel 2006 ha speso ben 2,9 milioni di euro nel settore sportivo nazionale e internazionale.
Per rimanere negli italici confini, un'aspra critica va rivolta alla gestione messa in atto riguardo le nuove discpline: ex-ordinanza, bench-rest e avancaria.
Miopia, incapacità gestionale al di fuori degli schemi del tiro accademico, autoreferenzialità e fantasia nella redazione di regolamenti e programmi sportivi, nel 2006, ma soprattutto nel 2007 hanno portato un profondo scontento tra i tiratori al punto che quella che doveva essere una consacrazione si stà trasformando in oblio, con un 2008 che sembra proporsi con gli ennesimi stravolgimenti regolamentari.
Forse, meno arroganza, autoreferenzialità e più rispetto del mondo del tiro sportivo, a tutti i livelli, perchè non ci sono solo le olimpiadi e una maggiore sinergia con l'ente vigilante, 'riscoperto' nel Ministero della Difesa (anzichè quello degli Interni), ripeto forse, avrebbe evitato la situazione attuale.
Grazie Ing. Obrist a Lei e al consiglio direttivo UITS per l'impegno profuso, peccato però che risultati peggiori sarebbero impensabili, quindi nell'interesse del tiro sportivo italiano riservateci la gentilezza di inoltrare le Vs. dimissioni.